Amianto

L’amianto o asbesto è un minerale naturale a struttura microcristallina e di aspetto fibroso appartenente alla classe chimica dei silicati e alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. Per ottenere l’amianto si effettua un’attività estrattiva. La sua composizione chimica è variabile ed è costituita appunto da fasci di fibre molto fini, tanto che in un centimetro lineare si possono allineare fianco a fianco 335.000 fibrille di amianto.

Per la normativa italiana sotto il nome di amianto sono compresi 6 composti distinti in due grandi gruppi:

  • Amianto serpentino è composto principalmente da amianto cosiddetto bianco chiamato anche crisotilo, dall’aspetto sfrangiato.
  • L’anfibolo è composto da crocidolite (amianto blu), amosite, tremolite, amosite e pochi altri.

Nel passato questo materiale è stato ampiamente usato per le costruzioni edili in quanto è un elemento con elevate proprietà di resistenza al fuoco, di isolamento termico ed elettrico, per la facilità di lavorazione (struttura fibrosa), di resistenza agli acidi ed alla trazione. L’amianto risulta essere anche facilmente mescolabile ad altre sostanze (cemento) ed è dotato di capacità fonoassorbenti. La caratteristica che ha permesso la sua ampia diffusione però è il basso costo di vendita.

Negli anni si è però scoperto che l’amianto era dannoso per le persone, in quanto questo materiale ha la capacità di rilasciare fibre che hanno la caratteristica di dividersi in senso longitudinale anziché trasversale come le altre tipologie di fibre e che sono potenzialmente inalabili dall’uomo.

I materiali che risultano essere maggiormente pericolosi per l’essere umano sono quelli contenenti amianto friabile.

Cemento-amianto o Eternit

Il cemento-amianto (o Eternit) ha una pericolosità molto inferiore dato che le fibre al suo interno sono presenti in misura dal 10% al 15%, rispetto ai materiali friabili che possono arrivare anche al 100% di presenza di fibre. La pericolosità dell’eternit risiede soprattutto sulla sua conservazione: l’amianto può disperdere le sue fibre nell’ambiente circostante per effetto di qualsiasi tipo di sollecitazione meccanica, eolica, da stress termico, dilatamento da acqua piovana. Per questa ragione il cosiddetto amianto friabile, che cioè si può ridurre in polvere con la semplice azione manuale, è considerato più pericoloso dell’amianto compatto che per sua natura ha una scarsa o scarsissima tendenza a liberare fibre.

Per la rimozione dell’amianto Coimperzeta prevede la redazione di un Piano Operativo di Sicurezza dettagliato (art. 256 D.Lgs n° 81/2008) in triplice copia: una verrà consegnata al cliente, una conservata in cantiere per tutta la durata dei lavori e una conservata negli archivi di Coimperzeta.

Coimperzeta è sempre a vostra disposizione!

CONTATTACI